Per prima cosa auguri di Buon Anno!

Già, ma perchè viene spontaneo farsi gli auguri in questo giorno? E uscire la notte tra il 31 dicembre e il 1 gennaio nonostante il freddo, danzando, cantando e brindando come se si fosse vinto un terno al lotto?
E come se non bastasse, adottare comportamenti scaramantici che farebbero inorridire e vergognare la maggior parte di noi in ogni altro momento?

Per scacciare la paura.

Sì, è una storia che viene da tanto tanto lontano, dagli albori dell'umanità ed così strettamente intrecciata con la nostra condizione di esseri viventi da non poter essere accantonata.
Ogni cosa che finisce ci fa paura, ci ricorda in maniera più o meno consapevole che la morte è una presenza reale nella vita e che in qualche modo occorre esorcizzarla per continuare ad essere sereni.
E allora l'anno che finisce, ben conosciuto anche se magari non proprio generoso nè ricco di soddisfazioni viene analizzato al microscopio in tutte le sue sfumature e per tutte le sue vicende allegre e non ma resta comunque una specie di compagno di viaggio al quale ci siamo affezionati.
E  quando passa idealmente il testimone al nuovo anno questo fatto ci inquieta, ci mette a disagio e ci preoccupa.
Perchè l’anno che arriva è uno sconosciuto!
Come sarà? Cosa avrà in serbo per noi? Sarà migliore  o peggiore di quello che se ne è andato?
E se è vero che a pensare male si agisce sempre bene (e soprattutto si casca sempre in piedi..), è anche vero che a pensare male ci si deprime.
E allora via con gli scongiuri camuffati da tradizione, via con la baldoria che ci ricorda che siamo vivi a dispetto di tutto e tutti, via con gli scambi di auguri che tranquillizzano e rallegrano.
E perchè l'anno nuovo inizia proprio il primo di Gennaio invece, che ne so, il 1 di Agosto?
Probabilmente saprete che non è sempre stato così e che, almeno per fini strettamente religiosi, non lo è nemmeno oggi: basti pensare che per la Chiesa Ortodossa (o almeno per alcune di loro) l'inizio dell'anno viene celebrato il 14 di Gennaio.
Nella Roma antica il Capodanno cadeva il 1 di Marzo, in coincidenza del festeggiamento della Dea Vesta che, come sapete, rappresentava la dea del focolare domestico, venerata non solo nel tempio a lei dedicato, curato dalle sue sacerdotesse (le famose Vestali) ma anche in ogni singola casa dove trovava posto un fuoco perenne che veniva rinnovato proprio in occasione del Capodanno.
La scelta di considerare il 1 gennaio quale primo giorno dell'anno consegue all'introduzione del calendario giuliano promulgato da Giulio Cesare nell'anno 46 A.C.
La causa?
Politica, come sempre è stato e sempre sarà nella stragrande maggioranza delle decisioni istituzionali.
Nello specifico, la necessità assoluta di procedere alla nomina del console Quinto Fulvio Nobiliore che doveva essere inviato in Iberia e Lusitania dove divampava una feroce sommossa capitanata dal barbaro Viriato.
E la nomina era usanza effettuarla per Capodanno...
Comunque fu solo con l'adozione in quasi tutto il mondo del Calendario Gregoriano (che sostituì nell'ottobre 1582 il Calendario Giuliano e che configurò quello che per noi oggi è il Calendario) che verso la fine del 1700 si ottenne una uniformità totale nel considerare il 1 Gennaio come primo giorno dell'anno.
Una curiosità: alcuni Paesi lo hanno adottato in epoche ben più recenti, ad esempio la Cina nel 1912 e la Turchia addirirttura solo nel 1924.
Le usanze più diffuse in questa festività sono davvero curiose: un misto tra magico, profano, religioso, scaramantico..
E allora ecco una breve carrellata.

  • Gettare le cose vecchie dalla finestra
    Ci liberiamo idealmente di tutto ciò che ci ha recato dolore, ansia, rabbia durante l'anno appena terminato e dal momento che dovremo acquistare nuovi oggetti in sostituzione di quelli rotti, ci    auguriamo di fatto e un nuovo inizio ripartendo idealmente da zero.
    Della serie "Punto e a capo..."

 

  •  Intimo rosso 
    Questo colore, ricchissimo di significati, simboleggia la passione, il calore, la gioia ed è quindi auspicio di prosperità e fecondità. Però se volete che funzioni, non siate avari: il giorno seguente dovreste buttare via tutto...

  •  Veglione
    Se aspettate la visita di qualcuno, vi sembrerebbe carino ed educato farvi trovare addormentato e discinto? Certo che no! Un ospite si attende al meglio delle proprie possibilità. E l'anno nuovo è il nostro ospite gradito, almeno finchè non comincia a presentare conti e problemi...
  • Lenticchie e Cotechino
    Pensate a quanto erano povere e poco nutrienti le mense delle famiglie fino almeno a dopo la metà del 1900 e sarà ben chiaro il significato di questa usanza. Buon cibo, nutriente e saziante che scaccia la fame e fortifica il corpo. In più, le lenticchie per la loro forma, sembrano soldini... Esattamente come i chicchi di uva che, secondo una tradizione che ha origine in Spagna, andrebbero mangiati almeno nella quantità di un chicco per mese per assicurare... lo stipendio!!
     
  •  Baciarsi sotto il vischio
    Qui si viaggia davvero tanto indietro nel tempo, fino ai Druidi dell'Antica Britannia. Questi particolari sacerdoti (ma anche giudici, medici e chissà quanto altro)attribuivano a questa pianta un grande potere perchè essendo una pianta aerea e quindi senza radici che toccano terra, veniva considerata una manifestazione diretta degli dei.
    Nutrivano per essa grande rispetto al punto che usavano coglierla solo in casi di reale ed estrema necessità (la pianta ha effetti curativi importanti) recidendola con un falcetto d'oro in segno di rispetto, indossando una veste bianca, scalzi e digiuni.
    Ad essa è collegata una leggenda assai bella, che testimonia la trasversalità della cultura e di alcuni valori sia positivi (l'amore materno) che negativi (la gelosia tra fratelli).
    Si racconta che la dea anglosassone Freya, sposa di Odino, avesse due figli: Balder, pieno di virtù e Loki, pessimo soggetto, cattivo e invidioso. E naturalmente con il desiderio fortissimo di uccidere il fratello...
    La dea aveva legato ad un giuramento di protezione per il figlio buono tutti gli elementi del mondo (Acqua, Terra, Aria e Fuoco) e tutti i suoi abitanti, animali e piante.
    Ma il perfido Loki scoprì che esisteva una pianta che non apparteneva alla terra e dunque non era legata al giuramento per cui, gongolando, costruì una freccia intrecciando i suoi rami e la consegnò al Dio cieco dell'inverno il quale la scagliò contro Balder, uccidendolo.
    Tutto il mondo piombò nel dolore e cercò in ogni modo per tre lunghi giorni e tre lunghe notti di rianimare il giovane.
    Invano!
    La madre allora lo credette perduto per sempre e pianse su di lui tutto il suo dolore.
    Magicamente, a contatto con la freccia, le lacrime si trasformarono in perle lattiginose (i frutti della pianta) e la vita rianimò Balder.
    Al colmo della felicità, la dea ringraziò chiunque passava sotto l'albero che sosteneva il vischio con un bacio.
    Da qui baciarsi sotto il vischio ha significato di augurarsi amore e lunga vita.
    Sarà vero? Chissà.. Ma comunque un bacio è sempre una cosa gradita.              

Alla prossima...

               

 

 

 

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